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Da: gianbattista zanchi <gianbattistazanchi75@gmail.com>
Date: mar 31 mar 2020, 07:45
Subject: Qualche notizia
To: rita moretti < rita.more1310@gmail.com>, < antonio.ciambriello@gmail.com>
Carissima Rita e Amici del Gruppo Bangladesh,
uno speciale saluto dalla missione di Suihari. Spero che siate tutti in buona salute.
Seguo sul computer la situazione dell'Italia, e degli altri paesi colpiti dal coronavirus. La Lombardia, il Piemonte e il Veneto sono stati molto colpiti. Certamente c'e' molto da riflettere per questa pandemia. Tutti siamo chiamati a maggior responsabilita': nessuno si salva da solo. Bellissima l'omelia del papa lo scorso venerdi. Certo ha fatto una grande dolorosa impressione quella fotografia del Papa che prega lassu' da solo davanti alla Piazza di S. Pietro vuota.
Com'e' la situazione a Varallo e nella valle? Spero che le tante restrizioni abbiano portato buon frutto, almeno quanto a diffusione della pandemia.
Anche qui in Bangladesh il coronavirus e' arrivato. C'e' stato il grande ritorno dei bengalesi che lavorano all'estero, specialmente dall'Italia, tra cui alcuni segnati gia' come positivi all'aeroporto, per cui subito sono stati mandati a un ospedale riservato per questi casi, agli altri e' stato consigliato di andare a casa e stare per 15 giorni chiusi in casa. Consiglio inutile perche' il bengalese muore se sta chiuso, per cui in alcune zone si e' diffusa l'infezione. Il governo parla solo di Dhaka. Dice che finora sono solo poco piu' di 50 gli ammalati di coronavirus e tra questi una decina di morti. Ieri hanno fatto il tampone a un centinaio di persone e uno solo e' risultato positivo. La domanda e': sanno veramente diagnosticare la malattia? Nessuno crede a questi dati.
Qui a Dinajpur il Medical College che dovrebbe trattare questi casi, non ha ancora ricevuto l'attrezzatura necessaria. Di fatto anche qui il governo ha preso forti decisioni. Le scuole sono chiuse dal 19 marzo e forse apriranno dopo il 14 aprile (inizio nuovo anno bengalese). Anche i ragazzi/e del Novara -
La nostra gente fa fatica ad accettare questa disposizione, ma il governo tiene tutto sotto controllo. La polizia e l'esercito presiedono le strade. Chi esce senza motivo rischia quattro bastonate, perche' tutti i polizziotti sono armati di bastoni... Il grosso problema e' che la maggior parte della nostra gente qui a Dinajpur e a Suihari sono gente che vive col lavoro della giornata. Non potendo andare al lavoro non hanno da parte soldi per una emergenza e quindi comincia a scarseggiare il cibo. Anche se il governo dice che non c'e' scarsita' di cibo nel paese in questo momento, di fatto la burocrazia ( e la corruzione) stenta a muoversi. Ieri il commissioner di Dinajpur e' venuto a trovarmi implorando di dare un aiuto, come ai tempi dell'alluvione, perche'ogni giorno tanta gente va da lui per chiedere aiuto. Qui preghiamo continuamente perche' il Signore fermi questa pandemia qui in BD e in tutto i paesi del mondo. Se dovesse scoppiare in citta' o nei villaggi sarebbe davvero un'ecatombe. C'e' stata una grande distribuzione di mascherine e raccomandato di lavarsi le mani spesso, ma la maggior parte della gente non ha soldi per comprarsi il sapone...Che il Signore ci liberi nella sua misericordia.
A te e agli altri amici del Gruppo BD l'augurio di una serena Pasqua: Cristo risorto ci aiuti a risorgere e ritornare a vita nuova!
A don Roberto e a tutti un affettuoso riconoscente abbraccio. La Madonna Incoronata vi protegga e vi doni speranza e salute
p. Gianni